Giorni di fuoco

La mattina del 29 aprile 1992 si conclude uno dei processi più celebri della storia americana: il tribunale di Los Angeles assolve i quattro poliziotti coinvolti nel pestaggio di Rodney King, un tassista nero che non si era fermato al loro ordine. Meno di due ore dopo il verdetto, la città di Los Angeles, una polveriera di tensioni razziali, esplode in una violenza inaudita: per sei interminabili giorni si scatena l'inferno, intere zone della città vanno a fuoco e vengono abbandonate a se stesse dalle forze dell'ordine. Per le gang criminali è l'occasione per regolare vecchi conti in sospeso, lasciando sul campo decine di morti. Questo è il romanzo di quelle giornate. Un romanzo incendiario e devastante come la rivolta che racconta. Ryan Gattis ambienta il suo romanzo poliziesco Giorni di fuoco in una Los Angeles corrotta e malfamata, in cui i politici e i poliziotti fanno il gioco sporco più dei delinquenti. I pregiudizi sono al centro della storia, quelli che ci permettono di giudicare senza sapere, che ci fanno delineare una persona o una situazione in base a qualcosa che si pensa sia generalmente noto. Due poliziotti del Dipartimento di polizia di Los Angeles dovranno lottare proprio contro i loro pregiudizi per scoprire la verità di un vecchio caso che sembra legato a volti noti e attuali della politica americana. Nel 1990 un incendio uccise un uomo nero e lo scopo del brutale atto era sicuramente di tipo razziale. Ma se dietro all’omicidio ci fosse proprio un agente della polizia, commissionato dagli alti vertici? Scoprire la verità non sarà facile e saranno letteralmente dei Giorni di fuoco, sia per gli incendi che cominceranno a divampare nella città di Los Angeles, sia per gli intricati misteri in cui sono costretti a tuffarsi i protagonisti del romanzo di Ryan Gattis.